Parrocchia di Someraro. Fervono i preparativi patronali per il millenario della nascita di san Bernardo da Mentone (o di Aosta).

Questa mattina la statua del Santo è stata calata dal trono, posto dietro l’altare maggiore, per essere sottoposta ad un restyling: doveroso dopo cento anni di vita. Il simulacro rappresenta san Bernardo giovane sacerdote con il Vangelo nella mano destra e la catena che imprigiona il drago, nella sinistra. La scultura, in gesso ed alta un metro e venti circa,  è opera della ditta Nardin di Milano e risale al 1920; da quella data, quando fu intronizzata, non è mai stata spostata. Nei prossimi giorni, le mani esperte di un restauratore ne ravviveranno i colori e toglieranno quei piccoli guasti che il tempo “regala” ad ogni cosa mortale. Tutto dovrà essere pronto per il 16 giugno, giorno in cui inizieranno i festeggiamenti per il millennio che avranno la seguente cadenza:

Sabato 16 giugno ore 20.45  – Processione in onore di San Bernardo con ritrovo presso la Chiesa Parrocchiale (ubicata lungo il vecchio sentiero che porta al cimitero)

Domenica 17 giugno ore 10.30 – Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo di Novara mons. Franco Giulio Brambilla

Al termine della Santa Messa Benedizione dei lavori per il rifacimento del tetto con ringraziamento ufficiale ai Benefattori

Chi era san Bernardo? Un sacerdote che pare non sia nato a Mentone (in Savoia), come si legge in una cronaca del XV secolo, bensì ad Aosta intorno al 1020. Si narra che, divenuto arcidiacono e poi frate agostiniano, gli fu affidato il compito di ripristinare il valico detto “Mons Jovis” e nel fare ciò dovette lottare contro le insidie di un demonio che, alla fine, riuscì a sconfiggere precipitandolo giù da una rupe. Il dato storico è che, partendo dall’abbazia svizzera di Bourg-Saint-Pierre, fondò un monastero in cima a quello che oggi è il Gran San Bernardo a quota 2.470 metri: ancora oggi un posto di sosta e di ospitalità per viaggiatori e pellegrini, nonché l’abitato più elevato d’Europa. Gli viene attribuita anche la costruzione del cenobio posto in cima al Piccolo San Bernardo. Il Santo morì a Novara nel 1081, pare il 12 giugno, e le sue spoglie riposano nel Duomo della città.

La sua memoria liturgica cade il 15 giugno.

San Bernardo fu proclamato patrono degli alpinisti e scalatori nel 1923 da papa Pio XI. I suoi emblemi sono il bastone da montagna e il cane che porta il suo nome. Il significato etimologico del nome Bernardo è “ardito come un orso”.

I dati biografici secondo il martirologio romano sono: «Sul Mont-Joux nel Vallese, san Bernardo da Mentone, sacerdote, che, canonico e arcidiacono di Aosta, visse per molti anni tra le vette delle Alpi, dove costruì un rinomato monastero e due rifugi per i viandanti, tuttora recanti il suo nome». (vb)

Ecco alcuni particolari della statua di Someraro in…pole position per il veloce restauro

 

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