Che magnifico weekend 2024 a Stresa!

A molti può sembrare esagerazione.

A tanti, indifferenti o distratti o in tutt’altro affaccendati, può risultare strana affermazione. Tutti a chiedersi: perché?

Mi spiego e racconto.

Chi ha vissuto i due eventi di venerdì 7 e di domenica 9 giugno penso possa confermare che abbiamo potuto vivere appuntamenti e momenti edificanti.

Venerdì sera 7 al Teatro Rosmini, Andrea Avveduto, giornalista di spessore, conoscitore della storia e della politica del Medio Oriente che frequenta da anni, ci ha raccontato nei dettagli tutta la storia del dramma del conflitto storico, culturale e politico tra Israele e il mondo Arabo, in particolare la “questione Palestinese”. Amara vicenda che ancora oggi è frutto di dissidi, violenze, sofferenze inaudite.

“Non c’è possibilità attualmente di pace tra i due popoli”, ci sentenzia amaramente il relatore, con il realismo maturato nei tanti viaggi affrontati in Terra Santa e negli incontri avuti con politici e con le persone appartenenti alle diverse “fazioni”. “I così detti Due Stati – dice Avveduto – è illusione tutt’ora improponibile e l’unica speranza è il perdono reciproco, è l’accettarsi l’un l’altro nelle proprie differenze”. Due ore intense sostenute dalle domande precise e acute del prof. Rizzo e dalle risposte erudite, frutto di competenza e di uno studio profondo della storica e drammatica vicenda.

Domenica 9 poi una festa di popolo. Suor Edvige, rosminiana da 70 anni, è festeggiata da tutta la Parrocchia alla S. Messa delle ore 11. Il parroco, dopo il saluto, gli auguri e la sottolineatura di alcuni momenti importanti della vocazione di suor Edvige, presenta la bella squadra dei giovani presenti: ragazze e ragazzi che già da lunedì saranno animatori del Grest e si prenderanno cura di oltre 100 bambini/e. A loro, il parroco don Villa, raccontando il Sì di suor Edvige a soli 16 anni, lancia un messaggio con domande “grattuggia”( come è solito dire). “Dico a voi animatori: per chi vivete, chi seguite, che ideali avete?” Domande che non vanno evitate anche da noi “matusa”!

Gli stessi giovani che più tardi sfrecciano nel salone dell’Oratorio a servire il pranzo per la festa alla nostra super suora. Un ottimo menù, semplice e delizioso e una spettacolare torta finale che Anna ha realizzato da vera artista e pasticcera “stellata”.

Poi… tutti zitti… breve ma profondo e commosso saluto e ringraziamento della festeggiata. Una sintesi “per non annoiarvi” – dice, ma sufficiente per farci capire cosa sia la fede: un dono. E la vocazione?… la chiamata del Signore e la voglia di donarsi agli altri grazie all’aiuto sempre presente dello Spirito.

Altro che G7! Un weekend con G (gioia) settanta volte  7!… e un popolo che ha gustato il “centuplo quaggiù”!

(Giuseppe De Giovannini) 

Suor M. G. Antonietti, la prima suora rosminiana

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